martedì 29 luglio 2014

Gli Amici del Falco - Il Lord

Sabato, mentre ero impegnato nel cercare di battere il mio personal best sul "Giro delle Frazioni" (bellissimo percorso di 14km su asfalto con 720m di dislivello positivo), riflettevo su questo blog e, principalmente, sul "titolo" di questo blog.

"Il falco delle Orobie ed i suoi amici"

Presumo si sia chiaro a chiunque che "Il Falco" sono io... ma i miei amici? Di qualcuno ho già scritto, di altri scriverò. Qualcuno (quasi tutti) sono persone al di là della corsa, veri amici a prescindere da questa (in)sana passione per il podismo. 

Mentre per il caldo stavo lentamente varcando la soglia della (quasi) metafisica, appena iniziato il 4° Kilometro quando le pendenze arrivano a superare il 18%, in quel preciso momento, sul punto più duro della "Via delle Sasselle" ho concepito questo post (e quelli che seguiranno). Voglio dedicarli vari amici che con me condividono fisicamente, ma anche mentalmente, la passione per la corsa.

Da quel momento, ho (ben) altri 10Km per soffrire dannatamente (ma contestualmente portare a casa il personal best) e decidere da chi iniziare. Dopo una lunga riflessione tra me e me, con momenti di acceso dibattito fra chi nella mia testa chiedeva a gran voce di iniziare con Bongio e chi protestava proponendo Ferdi, alla fine l'ha spuntata il terzo polo... si inizia con Lord, il genio e sregolatezza che mi ha appioppato il nome di Falco delle Orobie. Spero ti aggradi quanto scriverò di te... o quanto meno che ti faccia sorridere!

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Lorenzo Della Maddalena - detto "Il Lord"
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 Intendiamoci subito. Il Lord non è un atleta e non sarà mai un atleta semplicemente perchè non ha voglia di esserlo. Altra precisazione, necessaria. Il Lord è uno sportivo e lo è sempre stato. 
Ci conosciamo dall'asilo, ovvero ormai da 30 anni e non ci siamo mai persi di vista. Quando io ero un'ameba e non mi muovevo nemmeno per andare a prendere una birra in frizer, lui (pur non essendo mai stato in forma) si iscriveva a gare di discesa sugli sci, andava a fare passeggiate in montagna, provava l'ebrezza del rafting etc... ai miei occhi, come chiunque facesse dello sport, era un po' marziano ed un po' eroe.
Quando il Bongio, e a stretto giro di posta io, ci siamo dati al podismo (prima) ed alla corsa in montagna (poi) il Lord è stato l'unico tra i nostri conoscenti a non guardarci con esremo scetticismo, anzi, pareva quasi esaltato all'idea. Su questo punto, sull'esaltazione del mio amico Lord, vorrei fare una piccola precisazione. Lorenzo è "mat me 'n caval" quindi praticamente ogni tipo di attività che va fuori dall'ordinario gli fa salire quasi automaticamente una botta di adrenalina mixata ad endorfine. Non a caso è stato proprio lui, dopo un giro di ricognizione a coniare il mio soprannome
Probabilmente non capiterà mai di vedere un mio allenamento o una mia gara in cui partecipa anche lui, ma non per questo si tira in dietro... anzi... è sempre pronto a cogliere il giusto stimolo per una nuova "impresa-cazzata". Il racconto che segue serve a farvi capire ulteriormente il personaggio...

Siamo all'inizio di Febbraio del 2014, già da un po' si corre in montagna e, a partire da Gennaio, tutti i sabati io l'atleta Bonomo (a cui dedicherò una pagina) e il runner Bongiolatti ci siam sparati delle belle attività tra i 15 e i 20Km con almeno 1000D+ al colpo. Era decisamente intrigante e divertente salire sui sentieri del Rolla partendo da Sondrio (320slm) dove non c'era traccia di neve e arrivare fino a  quote sopra i 1300 dove la neve era abbondante. Sforzi pazzeschi in salita, estremo divertimento in discesa. Lorenzo si appassiona alla cosa ed i venerdì precedenti alle attività era sinceramente interessato a capire dove saremmo andati, che sentieri avremmo fatto, quanto tempo contavamo di metterci... Fisicamente no, ma mentalmente era con noi al 110%. Arriva febbraio e le attività del sabato continuano, poi un sabato di inizio mese, senza nessun preavviso alle 8 e 16 minuti del mattino arriva il seguente messaggio "Ragazzi sono andato a Carnale, a piedi passando dai tubi!" a supporto la seguente foto:
Faccia sconvolta, occhietto da endorfine, sudore ovunque anche se la temperatura era sicuramente sotto allo zero. Già di per se arrivare a piedi a Carnale alle 8:16, senza il minimo allenamento, significa essere partiti non dopo le 6 del mattino... ma poi, ho capito bene? E' salito dai "tubi"? I tubi dell'idroelettico partono da Montagna in Valtellina e in 1km esatto di percorso, attraverso 4 conci a pendenze variabili, "buttan su" 567m di dislivello positivo. Anche il grande campione Valtellinese di Corsa in Montagna Marco De Gasperi si ammazza di fatica quando prova queste imprese. Sembra incredibile che Lorenz sia passato di lì... eppure si sa, il Lord non dice le bugie... infatti arriva subito la seconda foto:
La città ancora dorme... e Lorenzo è lassù a vomitare (letteralmente) dalla fatica e a scattare questo splendido ricordo dell'impresa.

Corro 250Km al mese... mi alleno come un matto... faccio SkyRace e Trail da 25Km con 2000D+... eppure sui tubi non ho ancora avuto il "coraggio" di salire... non che soffra di vertigini o che abbia paura di qualcosa in particolare, semplicemente 567m in 1km mi sembra una salita abbominevole... uno sforzo che può distruggere anche soltanto immaginandolo. Il mio amico racconta così la sua impresa:

"Sabato sera sono andato alla festa dei coscritti e mi sono sbronzato (una sbronza del Lord è coma etilico per il 90% degli italiani n.d.a.). Poi, verso le 3 son tornato a casa ma per la ciucca non avevo voglia di dormire. Mi sono messo davanti al pc e con le cuffie ho ascoltato del Funky Americano anni '90 (!!!???!!! n.d.a). Ho fumato 7 o 8 sigarette... poi verso le 5:30 sono andato dalla Flora e le ho detto "Flora, vado su a Carnale a piedi, ci vediamo dopo!"

E da lì, sbronzo ed insonne, col pacchetto di rosse a portata di mano e armato di tanta spregiudicatezza e molta forza d'animo, parte l'avventura.

"Bade (che sarei io), quando sono arrivato su il cuore mi sembrava dovesse esplodere. Mi son seduto sul prato, ho guardato di sotto, ho scattato una foto (quella qui sopra) e poi ho sboccato l'anima"

Il mio pensiero, come sempre in questi casi, è stato "Sticazzi!"

Spero non te la prenderai amico mio, ma non potevo non dedicarti il primo post di questa serie. Sei una persona con un gran cuore, che non corre ma è sempre al mio fianco. Che all'arrivo della mia prima gara era presente e palesemente commosso. Ben voluto da tutti anche per quel pizzico di insana follia che t'appartiene e, non ultimo, sei l'inventore del mio soprannome... e del nome di questo blog. Indi per cui, dovevo tributarti!





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