mercoledì 23 aprile 2014

Running through Malta Prima parte: "No sorry, we have to have a ride!"

Finalmente ci siamo, il viaggio che da mesi progettavamo e sognavamo sta per iniziare. Dopo varie riflessioni io ed il compare di sempre (il runner Bongiolatti) abbiamo optato per una vacanza trail in quel di Malta. Ad attenderci auspichiamo di trovare sole, mare e tanti sentieri da percorrere correndo. Le aspettative, come d'altronde l'eccittazione, sono tante. Non ci diciamo nulla, non facciamo progetti su quanti kilometri dovremo fare per ritenerci soddisfatti, tanto siamo entrambi consapevoli che a prescindere di impresa si tratterà. Impresa per i nostri standard di giovani (inteso come esperienza maturata) runner, perchè alla fine siam sempre il Bongio ed il Bade... mica Marco e Kilian!

L'ultima cosa da fare prima di riposare un poco è il check dei bagagli... dobbiamo avere tutto, tutto quello che ci può servire per correre e per soccorrerci in caso di problemi. Ok, non stiamo andando a correre la "Marathone des sables", però meglio esser prudenti... una pomata in più, una garza in più... di certo non ci faran male.

Il risultato, anche eliminando alcuni vestiti superflui, è allarmante. Il mio zaino è stracolmo e supera di un Kiletto i 10 consentiti da Ryan... la borsa di Bongio è imbarazzante, non stracolma ma con un ingombro pari a 2 volte e mezza quello consentito... poco importa... speriam solo non ci facciano imbarcare i bagagli.

L'arrivo sull'isoletta mediterranea è esattamente come ce l'aspettavamo, il sole quaggiù ha un altro potere calorico rispetto alle Alpi da cui partiamo e, seppur la giornata non è priva di qualche nuvoletta, sentiamo subito la necessità di dismettere le felpe e passare in modalità maniche corte. Ultima foto da "visi pallidi" prima di prendere il pullman X3 che con lentezza estenuante ci porterà a Bugibba dall'altra parte dell'isola (e dello Stato) dove staremo per i primi 3 giorni. Ancora non riesco a capacitarmi di come ci si possa mettere 90 minuti a percorrere i 27Km che separano l'aereoporto da Bugibba... alla fine ci rispondiamo così "E' un po come per noi valtellinesi spostarci fino in Sicilia"



Malta Day 1 (Bugibba - Gnejna Bay - Popay Village - Bugibba)
Distanza: 29Km
Dislivello: 850+


Andata strepitosa, panorami bellissimi, sentieri ben tracciati, tratti di arrampicata facile e una gran voglia di arrivare in spiaggia che ci fa letteralmente volare. Ci fermiamo giusto per far qualche foto e per mangiare un po' di buone fragole.






Ritorno tra baie incantevoli, attraversata dell'unico Parco Nazionale di Malta, sentieri sassosi e le solite viste panoramiche che ti aprono il cuore.









BongioVersione:
Grande emozione ed eccitazione: inizia il 13 aprile 2014 la scoperta di Malta e dei suoi sentieri.

Alla fine del primo tratto di andata possiamo rinfrescare i piedi al mare di una bellissima baia. Ne visiteremo altre sei prima di tornare all albergo.
Nel tratto di ritorno avverto il primo fastidio. Il solito GLUTEO SINISTRO che mi darà noia per gli ultimi sette km. Capisco che l' impresa sarà tale solo se saprò superare i cronici dolori che da sempre attanagliano il mio correre.
Rimane il primo giorno il piu emozionante. La certezza che le lunghe distanze possono essere tranquillamente superate dando forza e motivazione alla propria testa più che alle gambe, che nel suo piccolo hanno gia corso in meno di un anno 1600 km.



BadeVersione:
Che bello... finalmente in canotta a correre! Dai... proviamo questa discesa su roccia calcarea, è un po' poco running e un po' troppo climbing ma sembra divertente...


Eccolo... eccolo laggiù a meno di 500m da noi, il mare dove finalmente "puciare" i nostri piedi! Abbiam già percorso 11,5Km e sto benissimo. Un check all'amico Bongio, anche lui sta benissimo... chissà quando avrà il primo crollo psicologico... perchè correre corre quanto me, veloce... è veloce più di me. Ok, io preferisco terreni aspri e difficoltosi con salite spaccacuore, lui preferisce il più rassicurante salitone su asfalto; ma alla fine, la vera differenza (colmabile) tra me e lui è la mia pressochè infinita resistenza psicologica rispetto alla sua fragilità psicologica. Va bè... col tempo migliorerà... anche questa vacanza, credo, gli farà da scuola... bene, siamo arrivati... relax moment!

Si riprende... 6,5 kilometrini da qui al Popeye Village (o Popoi Village o PoiPoi Village) non dovremmo trovare difficoltà...


saliamo su sentieri vulcanici da correre aiutati dalle mani, scendiamo correndo su piccole creste 175slm... che dire, l'ultima cresta che ho corso era a 1250slm ed era pure innevata... poi ancora su verso i paesaggi lunari del Parco Nazionale

In fine, la sotto, la Anchor Bay con lo stupendo Popeye Village (sceneggiatura dell'omonimo film del '78 con protagonista R. Williams).



Oh miseria, penso tra me e me, cosa cazzo è quella faccia di legno? L'espressione di Enry non lascia spazio a dubbi... c'è qualcosa che non va... cosa? Il Gluteo. Ahh va bè... se è la solita chiappa a far male non è un problema... gli fa sempre male anche quando corriamo al Parco Nord... Decido senza dir nulla che dopo 18Km e rotti di trail puro è giunto il momento di tornare su un terreno più congeniale ad Enrico, oltretutto avanza l'oscurità e non è proprio il caso di andare ad infossarsi in qualche sentiero poco visibile. Gli ultimi 11Km per tornare a casa son piuttosto duri, quasi tutti corsi su asfalto, quasi tutti al buio e senza troppe bellezze naturali a far da contorno. La giornata si chiude con una bella mangiata, un paio di birre e 8 ore abbondanti di sonno ristoratore. Per ora zero dolori e zero problemi... speriamo duri...

Malta Day 2 (Bugibba - Paradise Bay - Imgiebah Bay - Bugibba)

Distanza: 29 Km
Dislivello: 900+

Inizio sul lungo mare poi segiuamo la vecchia strada romana, scolliniamo 4 piccoli monti, attraversiamo una seconda porzione di Parco Nazionale, per riposarci nell'idilliaca paradise bay. Tentativo di partenza per Comino (fallito... dovevamo fare una cavalcata...) e ritorno correndo sulle basse scogliere fino all'isolata Imgiebah Bay, ultima salita impegnativa e discesone finale da Melillah a Bugibba.

 BongioVersione:

Con grande stupore al risveglio percepisco un sinistro senso di benessere. Com è possibile? Solitamente dopo lunghe e impegnative attività il day after propone gambe dure e dolori ovunque. Mi convinco che è merito dell ovoMaltina, la combinazione di sole e vento che accarezzano la piccola isola e rende i runner e gli esploratori esenti da ogni male.

Bastano due km per rendermi conto che era una pia illusione.

Pantaloncini di scarsa qualità; errata valutazione di non indossare la solita biancheria intima: dopo 10 minuti il mio INTERNO COSCIA era già infiammato e quasi sanguinante causa sfregamento. Ogni passo sofferenza. Correre è soffrire, ma per essere partiti da solo un quarto d ora mi sembrava gia troppo. I tentativi di protezione con cerotti a basso potere adesivo son durati circa il tempo di 10 passi. Forza e coraggio. Mi hanno insegnato che deve essere la testa a comandare il corpo. Per i restanti km dell' andata il potere di Kilian mi accompagna, e fingo di non provare nessun fastidio, gratificato dallo spettacolo della natura che ci circondava (paradise beach, parco naturale, have to have a raid...) e dai positivi stimoli dell amico al mio fianco (anzi davanti a me praticamente sempre. Ma com è che viaggia così bene? Lui non prova mai dolore? E se lo prova dove lo ripone?).

Strada del ritorno. Ogni potere mistificatorio terminato, l interno coscia grida. Necessito di stop praticamente ogni 5 minuti. Penso sia giunto anzitempo il momento del ritiro dall attività agonistica di ogni tipo. In realtà mi consolo con una pausa piu lunga nella quale con rimedi grossolani tipo bende mai testate e tovagliolini di carta, proviamo ad isolare il problema. Dai che a casa ho il foille e poi mi passa. Giu un succo d arancia e via per gli otto km piu lunghi che abbia per ora mai percorso.

Per la cronaca il foille serale ha in effetti attutito il dolore. Prometto che quei pantaloni non li metto più. Le mutande invece sempre!
 


BadeVersione:
Con grande stupore al risveglio percepisco un senso di disagio e fatica che per ritrovarlo devo tornare in dietro di 1 anno solare... come è possibile? Abbiamo corso nemmeno 30Km e i muscoli son già così rigidi ed infastiditi? 

 Al Km 2, quando finalmente molliamo l'asfalto per seguire l'antico sentiero romano, capisco che era tutto un bluff... sto benissimo! Nessun dolore, solo grande gratificazione dai paesaggi stupendi e dalle creature mai viste prima. Ma perchè il Bongio non mi ascolta mai? Gli avevo detto di comperarsi dei pantaloncini seri... quelli di decathlon sembrano fatti apposta per mettere a disagio il runner... però lo capisco... è brutto correre con gli inguini escoriati. Ma perchè il Bongio mi ascolta sempre? Gli ho detto che correre senza mutande è decisamente meglio... tanto a riparare il pacco ci pensano le mutandine interne ai pantaloncini, ma se avesse messo le mutande magari non avrebbe avuto il problema all'inguine! Misteri... misteri. Nel frattempo passano i Kilometri e ci ritroviamo a correre l'ultima salita prima del discesone che in poco più di 1Km ci porterà al ristoro della Paradise Bay... dai... 100m e si scende, 70, 40, 10... eccoci! Esulto "Enry! Ci siamo!!! E' là sotto!!" e salto coi pugni chiusi verso l'alto in segno di vittoria. Nessuna risposta... mi giro, il Bongio è ancora a 100 metri dalla vetta... cazzo, sta volta gli fan male davvero... speriamo di trovare qualche protezione...


Il programma inizale prevedeva di arrivare al traghetto per Gozo e correre lì una dozzina di kilometri. Vista la tarda ora, i tanti kilometri ed il posto incantevole che si presenta ai nostri occhi capiamo che non sarebbe stato possibile andare sull'isola minore dell'arcipelago. Facciamo comunque un salto all'imbarco dei traghetti per valutare. Qui veniamo avvicinati da un baffuto signore che ci chiede (in un inglese perfetto) se vogliamo andare a Comino... stavo per declinare gentilmente l'offerta ma vengo anticipato da Bongio che con il suo fare convincente spara un improbabile "No sorry, we have to have a ride!" (No scusi, dobbiamo avere una cavalcata!). In quel momento preciso mi son sentito solidale col baffuto personaggio... se ne è andato con un'interlocutoria alzata di spalle... e come biasimarlo?

Il ritorno dal ferry a Bugibba è molto divertente... dopo una pausa aranciata in cui riusciamo a tamponare il problema all'inguine del Bongio, corriamo per qualche kilometro su una bassa scogliera per poi inerpicarci su un bellissimo sentiero a mezza costa che ci porterà alla seconda baia.
                                                                                

Gli ultimi 8Km li corriamo lisci... con un solo pensiero in testa... riempire i nostri stomaci quanto più possibile.

Malta Day 3 (Bugibba - Mdina/Rabat - Bugibba)

Distanza: 24.5Km
Dislivello: 450

Tutto il percorso è lontano dalla costa con due sentieri principali, il primo molto bello il secondo molto difficoltoso, il ritorno passa attraverso un bellissimo sentiero nel greto di un fiume in secca per poi concludere su asfalto gli ultimi 2 km





BongioVersione:




Anche questa mattina le sensazioni sono buone. Muscoli ok, gambe un pelo dure ma ci sta dopo quasi 60 km nelle prime 36 h. E poi oggi l inguine non puo dolermi, mi son curato e precauzionato. Finalmente oggi spacco!

Oggi non si passa dal mare. Andiamo a Rabat-Medina. Finalmente oggi spacco! I primi km di asfalto sono il mio terreno. Il primo sentiero è pieno di cardi ma agibile. Spacco! Secondo SENTIERO. Sentiero? La difficoltà tecnica di quel breve tratto di strada mi ha tolto ogni cognizione spazio-temporale e pensiero positivo. Dati anche i nomi delle località dove ci stavamo recando pensavo avrei dovuto correre fino in tunisia. Ed io non volevo.

Arrivati al punto ristoro succo d arancia, ad attenderci il VENTO. Il freddo a malta mi han detto che non c è mai... ma in effetti stamattina nn ho preso l ovoMaltina, forse funziona così. Meglio ripartire in fretta prima di congelare. Oggi tutto quello chedoveva succedere oggi è successo, non ci resta che godere del ritorno.

Fatica, ma è normale, si continua. Un po a rilento, è vero, ma è normale. In questo momento le mie gambe han sul groppo pasi 80 km e son passate poco piu di 48h. I saliscendi ammazzano. Ma com è che il matte è sempre li davanti? Forse lui ha preso le Maltadestrine e non me l ha detto... ?

Mancano un paio di km all arrivo e preferisco distrarmi con mezzo kg di fragole e camminarli, tra l altro inizia un affaticamento muscolare al tibiale che è meglio non sollecitare. Corri depunta corri detacco meglio farlo riposare un po. Per oggi basta cosi. In nostri 25 km li abbiam cmq portati a casa.
 





BadeVersione:
Sveglia... al solito gambe a tronco di quercia... però meglio, decisamente meglio di ieri... e vai che mi sto abituando! Si parte... i soliti primi 2km su asfalto (che pacco!) e poi via... primo sentiero fantastico, coltivazioni di fragole... un bel muro (facile) da arrampicare, altro pezzo in pianura... secondo sentiero sembra bello... in realtà fa cagare... in più il Bongio ha la classica faccetta scocciata, speriamo non ceda ora... in più il tempo... ma è possibile che ci siano nuvole? Qui non piove mai! Arriviamo a Mdina e tira un vento terribile, succo d'arancia, veloce visita alla città... il disagio c'è, inutile negarlo... torniamo che è meglio. Ritorno in discesa doloroso... ma appena imbocchiamo il sentiero, bellissimo che corre di fianco ad un fiume in secca, tutto va meglio... mi giro... cazzo il Bongio è a 100m e zoppica.

Eppure, rispetto a stamattina, sembra sereno... quasi rassegnato al dolore... bene così, se non si sopporta il dolore non ci saranno nè maratone nè ultratrail nel nostro futuro! Gli ultimi due kilometri camminiamo Enry troppo dolorante ma va benissimo anche a me una pausa. Io opto per un bell'avocado ottimo a reintegrare gli omega e i grassi naturali. Camminiamo un po' doloranti ma sorridenti... l'indomani ci si trasferisce a sud dell'isola il che prevede una 24h di riposo... le endorfine fanno il loro trionfale ingresso nella nostra vacanza!


...To be continued

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