venerdì 2 maggio 2014

Disguidi del runner medio: "La scapezzolata"

L'altro giorno è giunta la brutta notizia che pareva nell'aria da un po'... il compare di sempre, il Runner Enrico Bongiolatti, è tornato da Malta infortunato e, per questo, salterà alcune gare. L'infortunio è abbastanza tosto... si parla di almeno 1 mese di stop dalla corsa:


Sono certo che saprà riprendersi e tornare più forte e consapevole di prima, e per augurargli una rapdia riabilitazione gli dedico questo post sui disguidi del runner medio (anche detti "Gli infortuni che non ti saresti mai aspettato"). Fatti due risate Enry... e torna presto!

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Come avete potuto leggere, tutto ebbe inizio nella tarda primavera del 2013. Aprile i primi goffi approcci... maggio l'inizio dell'attività... giugno i primi allenamenti organizzati. All'inizio non mi ero troppo dannato per l'abbigliamento, maglietta e pantaloncini di qualsiasi tipo e materiale e scarpe da ginnastica era tutto quello che mi sembrava servisse per correre. Mi sbagliavo. E non di poco. 
Il primo acquisto "pro running" furono le scarpe... ma di questo argomento parlerò in un altro post. Con l'avvicinarsi dell'estate mi son trovato, praticamente dall'oggi al domani viste le bizzarrie climatiche della primavera 2013, a dovermi comperare un guardaroba. Per non esagerare, qualche maglietta running, 2 paia di pantaloncini, qualche paio di calze running. Siamo alla fine di giugno, corro solo da 2 mesi scarsi, non so ancora quanto e se questa passione attecchirà. Opto per spendere il meno possibile e mi reco da Decathlon per fare acquisti. Spendo poco, 6 euro a maglietta e, rispetto a quelle in cotone che avevo usato fino ad allora, mi sembravano fantastiche. 

Arrivano i primi caldi e la scarsa qualità delle magliette inizia a mostrarsi. Inizialmente come un fastidio leggero, quasi un'ipersensibilizzazione dell'area, nella zona dei capezzoli. Non mi preoccupo, penso che una volta lavato e asciugato nel giro di qualche ora sarà tutto a posto. Nei giorni successivi il fastidio si fa più accentuato e si formano due piccoli taglietti che, coi capezzoli inturgiditi dalla corsa, il sudore e lo sfregamento, risultavano piuttosto dolorosi. Decido di porre rimedio... ma lo faccio a modo mio...

In questa foto di repertorio, il primo grande passo verso la guarigione. Trattasi di 2 pezzi di carta igenica scotchati con nastro adesivo trasparente ai miei (voluminosi) seni. Le due "X" dipinte a mano con pennarello erano per dare un tocco Sado all'evento.

Per un paio di allenamenti corro così ed i capezzoli si sistemano. Per altro il nastro adesivo impediva alla pelle di traspirare, si attaccava ai peli... insomma non sentivo dolore ma era comunque una situazione fastidiosa da cui volevo uscire...

Un paio di settimane più tardi sono punto e a capo. Questa volta mi tocca trovare una soluzione definitiva ed adeguata... non si può andare avani così. Siamo a fine luglio, faccio un ottimo allenamento al parco di una decina di km. Indosso una maglietta in tessuto tecnico bianca, purtroppo non da running ma da calcio quindi con con cuciture stemmi e intarsi che rendono altissimo l'attrito in fase di sfregamento. Nel correre avverto il classico fastidio ai capezzoli, quel dolorino pungente che ti attanaglia per qualche secondo quando una goccia di sudore si deposita proprio dove si è formato il taglietto. Nulla di peggio di quanto non abbia già provato un mese fa, penso. Corro per un'oretta in quello stato ma senza preoccuparmi. L'allenamento era studiato per finire davanti al supermercato in modo da riuscire a fare un pochino di spesa prima di rincasare. E così fu... appena entrato, con l'aria condizionata che tirava a manetta, avverto subito l'acuirsi del dolore causa ulteriore inturgidimento dei capezzoli. Stringo i denti, mi chino per prendere della frutta e noto con orrore due macchie color sangue sbiadito colare appena al di sotto dei capezzoli. Due lacrime rosse di 10cm sulla maglietta bianca. Ero ormai alla cassa e non oso immaginare cosa abbia pensato la commessa... quello che ha visto è ben rappresentato da questa foto, scattata appena rientrato:





Decisamente terribile, sicuramente doloroso, probabilmente imbarazzante. Ma dell'imbarazzo non ho memoria, del dolore si. Farsi la doccia quel giorno fu un'esperienza. Bastava bagnare con acqua la zona sanguinante per provare delle fitte dolorose mai provate prima, vi lascio immaginare il risciacquo del sapone. Da quel giorno non ho più trascurato i miei capezzoli!

Rimedi per quell'episodio:

  1. Crema  cicatrizzante e protettiva acquistata in farmacia
  2. Cerotti resistenti all'acqua
Rimedi sempre validi per prevenire i tagli ai capezzoli:
  1. Prima di gare o di allenamenti lunghi proteggersi con dei cerotti resistenti all'acqua 
  2. Usare la vasellina per ridurre al minimo l'attrito
  3. Usare magliette e canotte tecniche di buona qualità. Marchi come Nike, Asics, Adidas... producono indumenti con materiali traspiranti, leggeri e ad attrito minimo. Stando attenti alle offerte e agli store online si possono acquistare capi di ottimo valore ad un prezzo stracciato. 







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