lunedì 5 maggio 2014

[Le gare]: "4 passi in casa nostra" SkyRace

Innauguro i post dedicati alle nostre gare con la "4 passi in casa nostra" corsa ieri. Solitamente non amo scrivere a caldo, preferisco lasciar "fermentare" i ricordi per avere un'impressione più chiara e distaccata dell'evento, in questo caso no. Gara troppo bella, difficile ed importante per aspettare.

Mi iscrivo il 1° di Aprile, sono il primo ad iscrivermi a questa SkyRace. Guardando le classifiche degli anni passati ipotizzo che potremmo essere una 150ina di iscritti e che avrei potuto chiudere in circa in 3h/3:15 piazzandomi poco oltre la metà classifica. Nota bene... non sono una persona da classifica e non mi interessa il risultato in questo senso... però son pensieri che si fanno, anche solo per provare a parametrizzarsi con altri runners.

Dal sito dell'Atletica Alta Valtellina, che organizza l'evento, mi studio il percorso e le sue varie difficoltà, cercando di mettere in piedi una strategia di gara:


Il tracciato si svilupa su 3 salite principali in cui si accumulano 1625 metri di dislivello positivo ed altre 4 o 5 salite di compendio per un totale di 23Km con 2090 metri di dislivello positivo. Una gara che già prima di partire mi sembrava tosta.

Purtroppo essendo di Sondrio ed avendo tempi sempre troppo risicati, non ho potuto provare il tracciato prima della gara, mi sarei subito accorto che la gara era ben più che tosta...

La mattina della gara salgo verso Sondalo col compare Bongiolatti, anche lui iscritto ma non partecipante causa infortunio. Sono teso al punto giusto ma positivo, so che una gara di questo tipo è nelle mie corde. Ovvero non lo so... lo immagino. Per ingannare l'attesa espongo la mia strategia: non dissipare sulla prima salita, fare il trattore a passo costante sulla seconda, attaccare sulla terza. 

Alla partenza della gara alcune sorprese... innanzi tutto i partecipanti a questa edizione sono pochini, solo 87. Poi, guardandomi in torno, capisco da subito di essere decisamente uno dei meno strutturati e (forse) il più novellino. Mentre mi riscaldo vedo fisici davvero perfetti, non soltanto in peso forma come sono pure io, fisici strutturati e muscoli allenati anni per quelle attività. Sento un gruppetto parlare della gara come di una preparazione per il Dolomiti SkyRace, ci sono ultratrailer tra noi. Gente tosta, che corre e pare non sentire la fatica. Devo trovare qualcuno che sia sui miei livelli, qualcuno da battere. Ne individuo due. "Mr Gozzo", un marcantonio da 120kg per 185cm completino super tecnico ed unico partecipante dotato di racchette. "Er Pirata", un signore con i capelli lunghi il pizzetto ed i corsari. Ma questi sono i soliti giochetti da runner per distrarsi ed avere l'illusione di provare meno fatica.

Si parte ed i miei sospetti si rivelano fondati... tutti scattano ad una velocita pazzesca, come se dovessero farsi i 10.000 al Parco Nord, io mi trovo subito in fondo al gruppo in compagnia di qualche signora, dei due personaggi e di pochi altri corridori.


Dopo il primo kilometro corso in piano affronto la prima salita, che ci porta da 860slm a 1100slm, sto abbastanza bene ed infatti supero 3 persone. Saranno le uniche persone superate. La salita è piuttosto corribile e si sviluppa su un bel sentiero largo per finire in un bosco, sviluppa delle buone pendenze soprattutto al Km 3, con il 14,1% di media. La scollinata corrisponde con il guado di un torrente, la successiva discesa è veramente bella, ampia su un terreno misto con tratti di sottobosco e tratti di ghiaia.

Senza soluzione di continuità inizia la seconda salita. Si parte da 940slm e si arriva a 1468slm, il tutto in soli 2,1Km per una pendenza media complessiva del 25,1%. Il primo kilometro è a dir poco spettacolare, ci si inerpica su un lato della montagna con un mix di sentiero monotrack e via ferrata tra le rocce totalizzando un dislivello di 331m (oltre il 33% di pendenza, più del doppio della rampa di un garage) il panorama è mozzafiato. Superata la parte di via ferrata trovo il classico vecchietto appostato che, per incitarti, ti dice "Vai tranquillo... ormai sei su!" quando in realtà era giusto dire "Vai tranquillo... ormai sei a metà!". Al ristoro del monte Scala arrivo provato dalla fatica ma con ancora parecchie energie psicofisiche.

Inizia la seconda discesa. Dopo una prima parte molto dolce e bella tra le baite il sentiero piega a sinistra e diventa un drittone spaventoso nel bosco. Scendo i primi 50m tentennando poi mi fermo a far pipì su un albero. A quel punto succedono due cose... uno dei 3 che avevo superato sulla prima salita mi risupera (non lo rivedrò mai più), mi ricordo di essere Il Falco delle Orobie e inizio a correre senza freni in discesa. Nel primo km si perdono ben 311m di dislivello ma mi diverto, corro più che posso evitando di prendermi troppi rischi. Nel frattempo mi accorgo di essere, ormai da un po', completamente solo... "Er pirata" è dietro di qualche centinaio di metri, di "Mr Gozzo" si son perse le tracce da innumerevoli km, e davanti non vedo nessuno. Siamo a Le Prese, c'è un bel km di pianura con tratti su asfalto, ideale per ricaricarsi prima di affrontare l'ultima salitona. la più lunga ed impegnativa della giornata.

Da Le Prese (950slm) alla cima Coppi, sopra il Mottino a (1687slm) sono 6km in cui i primi sono a dir poco massacranti, nei primi 3km di ascesa si sviluppano 650m di dislivello sui 737 totali. Anche qui non mancano lunghi pezzi di via ferrata e drittoni pazzeschi tra i boschi. A quota 1550 ho approfittato del ristoro per bere un po' di sali, mangiare dell'uvetta e recuperare in parte le forze. Scollino la Cima Coppi di questa gara stanco ma con ancora energie da profondere. Sapevo che il più, a livello fisico, era fatto. Gli ultimi 9Km erano un lungo piano in quota di 6km, in cui spiccavano 3 strappi piuttosto ripidi di poche centinai di metri ma che piazzati dopo 17km di corsa hanno un poderoso effetto morte psichica, che ho corso bene e divertendomi. Panorami fantastici, sentieri stupendi, molti escursionisti ad incitarci.


In quei 6km, compresi i 3 strappi spaccagambe, ho davvero potuto godere di quel che stavo facendo. Correre oltre i 1600slm tra baite e boschi, in una gara di difficoltà elevatissima nel mio contesto preferito. Le Alpi Retiche. Salutavo tutti... escursionisti che si spostavano per farmi largo, signore che prendevano il sole, perfino i cani degli escursionisti. Ero molto stanco, ma davvero raggiante.

Gli ultimi 3km di gara corrispondevano un l'ultima discesa importante. E quella discesa è l'unica nota dolente dell'intero percorso. Il sentiero era bellissimo, pulito, curato e ben segnalato come del resto tutto il percorso. Peccato che tutto il primo km e mezzo era su sassi di forma irregolare di medie dimensioni. Decisamente il terreno che i miei piedi soffrono di più. Ogni 3 passi mediamente il piede finiva su un sasso accuminato il giusto per schiacciare i miei calli e farmi provare dolore. Son sceso cercando di allungare la falcata per fare meno passi possibili... son sceso pure bene... ma è stato doloroso e, sinceramente, non vedevo l'ora finisse. All'arrivo trovo il conforto del Runner Bongiolatti e dei vestiti asciutti. Sono felice...


Nel post gara, mentre pranziamo con gli altri atleti, mi rendo pienamente conto di quello che ho appena fatto. Ho chiuso (76esimo su 87, penultimo dei finisher) la mia prima SkyRace. L'ho fatto soffrendo, ma senza mai andare in affanno. Sono entrato, in soli 5 mesi di corsa in montagna, in quella piccola elite di persone che possono permettersi gare e sforzi di questa difficoltà. Sono tra gli ultimi, ma sono felice ed onorato di far parte di questa elite. Perchè se la passione continua... il miglioramento sarà direttamente proporzionale!

Grazie ragazzi dell'Atletica Alta Valtellina, avete organizzato una gara stupenda. Tutto è andato alla perfezione, dalla difficoltà tecnica del tracciato ai ristori ai volontari. Per me rimarrà una gara speciale, la gara che mi ha regalato enormi soddifazioni e grandi certezze sul mio approccio alla corsa in montagna. Ci vediamo il prossimo anno...



2 commenti:

  1. Hai compiuto un'impresa formidabile matte, sopratutto ti sei messo in gioco. Gli sforzi poi gratificano continua così!

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  2. Caro Enrico... l'unica vera pecca della giornata è stata la tua assenza. Perchè era evidentissimo che se avessi preso il via avremmo fatto gara di coppia. Impossibile pensare ad uno dei due che viaggia molto più dell'altro. Comunque alla prossima!

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